AquiLibro: L’emporio dei piccoli miracoli
Negli ultimi anni in Giappone si sta riscoprendo un genere letterario frutto di lunghissima tradizione, che per un certo tempo è stato un po’ messo da parte: quello del fantastico.
In questo tipo di libri l’elemento fantastico si insinua naturalmente nella vita di tutti i giorni, senza spiegazioni e senza regole. La bravura dell’autore sta nel portare il lettore al livello dei personaggi, identificandosi con i loro dubbi e le loro iniziali reazioni di incredulità, per poi accettare la nuova “realtà” e proseguire insieme lungo il corso degli eventi.
Tra gli autori contemporanei secondo noi molto bravi in questo c’è Keigo Higashino, che tra i tanti romanzi gialli e polizieschi che l’anno reso famoso è riuscito a creare un piccolo gioiello con il libro “L’emporio dei piccoli miracoli“.
La trama del romanzo, in breve:
Tre giovani ladri improvvisati hanno appena svaligiato una casa in una piccola cittadina di campagna, quando vengono lasciati a piedi dall’auto con cui sarebbero dovuti scappare. Decidono allora di nascondersi in un vecchio negozietto che sembra abbandonato, l’Emporio Namiya. Nel cuore della notte, però, succede qualcosa di strano: una lettera viene infilata sotto la serranda abbassata del negozio. È una richiesta di aiuto, indirizzata all’anziano proprietario dell’Emporio, che anni addietro era diventato celebre perché dispensava massime di saggezza e consigli di vita a chiunque gli chiedesse una mano. I tre, così, decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Dopo qualche istante giunge la replica, e i ragazzi capiscono che quelle lettere sono inviate da qualcuno che vive più di trent’anni indietro rispetto al loro presente. Da quel momento le lettere di aiuto si moltiplicano, inviate da nuovi mittenti, ognuno con i propri problemi, tutti diversi e tutti complicati. Coinvolti in quella bizzarra macchina del tempo, i tre ladri decideranno di prestare il proprio aiuto a tutti quelli che lo richiedono, finché non arriverà l’alba.
Sarà l’allenamento da giallista, sarà una certa predisposizione a lasciare andare la fantasia un po’ a briglia sciolta, con questo romanzo l’autore riesce a tenerci incollati dalle prime pagine per cercare di sbrogliare quella che inizialmente non sembra ma di fatto si rivela una ricca matassa di eventi, che pian piano ci avvolge assieme ai personaggi. Dobbiamo per forza arrivare alle ultime pagine per districarla tutta.
I personaggi sono molti, e con loro anche le storie raccontate secondo i loro punti di vista. Può essere una piccola impresa tenerne a memoria nomi e vicende, almeno all’inizio, ma con lo svolgersi della trama ci si affeziona quasi a tutti loro, con il crescere degli intrecci.
Tramite il racconto si vive presente e passato di un Paese alle prese con un altro storico appuntamento Olimpico, oltre a quello appena passato con Tokyo 2020: ulteriore elemento sicuramente non previsto dall’autore, che aggiunge ancora più interesse alla storia.
Una menzione tutta speciale va al lavoro di traduzione e adattamento dal giapponese, molto ben fatto: porgiamo i nostri umili complimenti e ringraziamenti al Prof. Stefano Romagnoli, docente e ricercatore universitario nonché autore di testi di apprendimento della lingua giapponese. Arigatō.
Consigliamo questo libro a chi è in cerca di un romanzo intrigante, una lettura leggera e piacevole che porta anche qualche piccola riflessione sull’importanza delle decisioni e sugli incontri, piccoli e grandi, che ci cambiano la vita.
L’EMPORIO DEI PICCOLI MIRACOLI. Editore Sperling & Kupfer. 340 pagine. Data uscita: 20/11/2018.
E voi avete letto L’Emporio dei Piccoli Miracoli o altri romanzi di Keigo Higashino? Avete altri consigli? Scriveteci nei commenti oppure sui social usando l’hashtag #AquiLibro!